ThisAvventura: il giro d’Italia in Graziella di Carlo, Marco e Vittorio

martedì, 27 Dicembre, 2022

C’è chi Vespa e chi Graziella… a ognuno il suo simbolo dell’estate italiana. Solo che fare il giro d’Italia in Graziella sembra più una punizione, o almeno lo sembrava prima di vedere le vostre foto sorridenti. Perché avete deciso di fare così male ai vostri culi?

Photo credits: @thisavventura

L’avventura della scorsa estate è stata la prima vissuta in Graziella ma non la prima insieme. Negli scorsi anni abbiamo fatto altri viaggi in bicicletta, a Maiorca ed in Islanda; ed è proprio da quest’ultima avventura che trova origine l’idea del viaggio in Graziella. Cosa centra l’Islanda con la Graziella direte voi? Beh, sarà decisamente più divertente raccontarvelo a voce, ma iniziamo a darvi qualche dettaglio!

Come spesso capita, gli incontri che si fanno in viaggio sono speciali, si conoscono persone con visioni del mondo uniche, che possono spaventare o affascinare. Per noi è stato amore a prima vista, il nostro incontro è avvenuto con un anziano cicloviaggiatore francese di nome Yannick!

Questo maestro dell’avventura ha viaggiato in bicicletta in quasi tutto il mondo, ma a vederlo sembra uno sprovveduto qualunque e questa cosa ci ha entusiasmato. L’abbiamo conosciuto ad una “gas station” islandese con una birra in mano alle 10 di mattina. Aveva indosso solamente un costume da bagno. Alla domanda spontanea ci risponde: “qua piove sempre, tanto vale indossare un costume!”. La spiegazione del perché di una birra alle 10 del mattino invece non era necessaria, non esiste orario per una birrozza.

Quel giorno è stato divertente, ma una volta salutato, come spesso avviene in viaggio, ce lo siamo lasciati alle spalle, sicuri di non incontrarlo mai più. Ma Yannick è imprevedibile e 10 giorni dopo ci incontriamo di nuovo, in uno spiazzo in mezzo al nulla. E se vederlo in costume era stato sorprendente, questa volta si era superato, non potevamo credere ai nostri occhi. In quell’occasione ci ha spiegato la sua filosofia di vita, sul momento non l’avevamo compresa del tutto, ma a distanza di un anno quella visione è maturata in noi e si è tradotta nell’Italia in Graziella.

Photo Credits: @thisavventura

Dateci un po’ di numeri: quale percentuale di viaggio avete percorso in sella, quale a piedi con la bici a mano e quale porconando?

Abbiamo “porconato” all’incirca 1500 km! Le Graziella ci sono arrivate solo due giorni prima della partenza e di conseguenza non siamo riusciti a fare dei test, siamo partiti praticamente alla cieca. Abbiamo giusto provato una graziella la sera prima di partire, sulla salita dietro casa ed il commento tecnico è stato: “Dai, pensavo peggio!”. Purtroppo però abbiamo capito la realtà dei fatti solo dopo le prime vere salite del viaggio, sulle strade delle Alpi Liguri!

Parlando di numeri: le salite inferiori al 5% riuscivamo a farle in sella, ma con un compromesso: “zig-zagare” per tutta la carreggiata per addolcire la salita! Quando le pendenze superavano il 6-7% ci facevamo lunghe passeggiate spingendo le bici a mano, ma visto il male tremendo al culo, non sono state nemmeno così male! Complessivamente, di santi ne sono stati invocati molti!

Photo Credits: @thisavventura

Le biciclette non avevano il cambio e l’unico rapporto presente ci permetteva di procedere ad una velocità di circa 18 km/h, dopodiché si pedalava a vuoto.

In poche parole: in salita le spingevamo a mano, in pianura procedevamo con velocità imbarazzanti ed in discesa ci facevamo il segno della croce. Ma alla fine chi va piano va sano e lontano e giorno dopo giorno, queste fedeli compagne ci hanno portato fino in Puglia! Abbiamo percorso qualche centinaio di km su sterrato, attraversato diversi campi e guadato qualche fiume. Dobbiamo ammettere che pedalare sulle strade bianche è stato molto divertente!

Photo Credits: @thisavventura

Si dice che facendo un viaggio in barca con gli amici si finisce per litigare per forza. E in Graziella?

Photo Credits: @thisavventura

Tema complicato. Sicuramente stare nello “stretto” per un paio di settimane non è facile. D’altro canto però ti godi la brezza marina leggendo e osservando il mare tutto il giorno! Durante le precedenti avventure abbiamo imparato che a volte fanno sorgere più attriti e divergenze, la stanchezza e la frustrazione che il poco spazio.

Il nostro viaggio non è stato semplice dal punto di vista mentale, abbiamo discusso più volte ma avendo la certezza che, in un modo o nell’altro, saremmo riusciti a trovare una soluzione, un compromesso. Crediamo che i problemi e i litigi siano normali in ogni relazione o gruppo, soprattutto quando passi tutte le ore del giorno uno vicino all’altro e allora inizi anche a discutere sulla tonalità di colore di un’auto che passa! La forza di essere in tre sta proprio nel terzo, che a turno assume le sembianze di mediatore.
Come in ogni nostro viaggio, abbiamo avuto dei veri e propri scontri: dalla banale scelta di cosa mangiare a pranzo, fino al tipo di esperienza che volevamo trarre dal viaggio. Ma fortunatamente alla fine abbiamo trovato come sempre l’equilibrio che ci caratterizza.

Photo Credits: @thisavventura

Dove sono ricoverate ora le vostre cavalle pazze? Avete intenzione di sfruttarle ancora?

Photo Credits: @thisavventura

Fosse per qualcuno di noi, sarebbero tutte e tre in mare al largo di S.M. di Leuca. Per riprendere la domanda di prima, anche la scelta di cosa fare delle tre grazielle è stata fonte di discussioni!
Alla fine però un accordo è venuto fuori. Una Graziella è stata donata ai “Cammini di Leuca”, percorsi da effettuare a piedi o in bicicletta gestiti dagli ecclesiastici dell’abbazia di S.M. di Leuca. Una Graziella è invece stata donata ad un privato che con una parola definiremmo “entusiasta”. Talmente entusiasta da volerci fare un monumento con la bici! Non potevamo esimerci dal lasciargliela.

Diversamente, l’ultima è tornata a casa con noi, come ricordo di questo viaggio che rimarrà per sempre, per un modo o per un’altro, nella nostra memoria.

Prossima Thisavventura?

Non possiamo rivelarvi in anticipo i dettagli perché poi sentiremmo la pressione di doverla fare! Possiamo però anticiparvi che sarà una thisavventura invernale, ci piacerebbe provare a combinare la bici e lo sci!

Photo Credits: @thisavventura

I ragazzi di ThisAvventura saranno con noi a Mantova…intanto se volete conoscerli meglio potete seguirli qui: https://www.instagram.com/thisavventura/

C'è chi Vespa e chi Graziella... a ognuno il suo simbolo dell'estate italiana. Solo che fare il giro d'Italia in Graziella sembra più una punizione, o almeno lo sembrava prima di vedere le vostre foto sorridenti. Perché avete deciso di fare così male ai vostri culi?

Photo credits: @thisavventura

L'avventura della scorsa estate è stata la prima vissuta in Graziella ma non la prima insieme. Negli scorsi anni abbiamo fatto altri viaggi in bicicletta, a Maiorca ed in Islanda; ed è proprio da quest'ultima avventura che trova origine l'idea del viaggio in Graziella. Cosa centra l'Islanda con la Graziella direte voi? Beh, sarà decisamente più divertente raccontarvelo a voce, ma iniziamo a darvi qualche dettaglio!

Come spesso capita, gli incontri che si fanno in viaggio sono speciali, si conoscono persone con visioni del mondo uniche, che possono spaventare o affascinare. Per noi è stato amore a prima vista, il nostro incontro è avvenuto con un anziano cicloviaggiatore francese di nome Yannick!

Questo maestro dell’avventura ha viaggiato in bicicletta in quasi tutto il mondo, ma a vederlo sembra uno sprovveduto qualunque e questa cosa ci ha entusiasmato. L'abbiamo conosciuto ad una “gas station” islandese con una birra in mano alle 10 di mattina. Aveva indosso solamente un costume da bagno. Alla domanda spontanea ci risponde: "qua piove sempre, tanto vale indossare un costume!". La spiegazione del perché di una birra alle 10 del mattino invece non era necessaria, non esiste orario per una birrozza.

Quel giorno è stato divertente, ma una volta salutato, come spesso avviene in viaggio, ce lo siamo lasciati alle spalle, sicuri di non incontrarlo mai più. Ma Yannick è imprevedibile e 10 giorni dopo ci incontriamo di nuovo, in uno spiazzo in mezzo al nulla. E se vederlo in costume era stato sorprendente, questa volta si era superato, non potevamo credere ai nostri occhi. In quell'occasione ci ha spiegato la sua filosofia di vita, sul momento non l'avevamo compresa del tutto, ma a distanza di un anno quella visione è maturata in noi e si è tradotta nell'Italia in Graziella.

Photo Credits: @thisavventura

Dateci un po' di numeri: quale percentuale di viaggio avete percorso in sella, quale a piedi con la bici a mano e quale porconando?

Abbiamo “porconato” all’incirca 1500 km! Le Graziella ci sono arrivate solo due giorni prima della partenza e di conseguenza non siamo riusciti a fare dei test, siamo partiti praticamente alla cieca. Abbiamo giusto provato una graziella la sera prima di partire, sulla salita dietro casa ed il commento tecnico è stato: “Dai, pensavo peggio!”. Purtroppo però abbiamo capito la realtà dei fatti solo dopo le prime vere salite del viaggio, sulle strade delle Alpi Liguri!

Parlando di numeri: le salite inferiori al 5% riuscivamo a farle in sella, ma con un compromesso: “zig-zagare” per tutta la carreggiata per addolcire la salita! Quando le pendenze superavano il 6-7% ci facevamo lunghe passeggiate spingendo le bici a mano, ma visto il male tremendo al culo, non sono state nemmeno così male! Complessivamente, di santi ne sono stati invocati molti!

Photo Credits: @thisavventura

Le biciclette non avevano il cambio e l’unico rapporto presente ci permetteva di procedere ad una velocità di circa 18 km/h, dopodiché si pedalava a vuoto.

In poche parole: in salita le spingevamo a mano, in pianura procedevamo con velocità imbarazzanti ed in discesa ci facevamo il segno della croce. Ma alla fine chi va piano va sano e lontano e giorno dopo giorno, queste fedeli compagne ci hanno portato fino in Puglia! Abbiamo percorso qualche centinaio di km su sterrato, attraversato diversi campi e guadato qualche fiume. Dobbiamo ammettere che pedalare sulle strade bianche è stato molto divertente!

Photo Credits: @thisavventura

Si dice che facendo un viaggio in barca con gli amici si finisce per litigare per forza. E in Graziella?

Photo Credits: @thisavventura

Tema complicato. Sicuramente stare nello “stretto” per un paio di settimane non è facile. D’altro canto però ti godi la brezza marina leggendo e osservando il mare tutto il giorno! Durante le precedenti avventure abbiamo imparato che a volte fanno sorgere più attriti e divergenze, la stanchezza e la frustrazione che il poco spazio.

Il nostro viaggio non è stato semplice dal punto di vista mentale, abbiamo discusso più volte ma avendo la certezza che, in un modo o nell’altro, saremmo riusciti a trovare una soluzione, un compromesso. Crediamo che i problemi e i litigi siano normali in ogni relazione o gruppo, soprattutto quando passi tutte le ore del giorno uno vicino all’altro e allora inizi anche a discutere sulla tonalità di colore di un'auto che passa! La forza di essere in tre sta proprio nel terzo, che a turno assume le sembianze di mediatore.
Come in ogni nostro viaggio, abbiamo avuto dei veri e propri scontri: dalla banale scelta di cosa mangiare a pranzo, fino al tipo di esperienza che volevamo trarre dal viaggio. Ma fortunatamente alla fine abbiamo trovato come sempre l’equilibrio che ci caratterizza.

Photo Credits: @thisavventura

Dove sono ricoverate ora le vostre cavalle pazze? Avete intenzione di sfruttarle ancora?

Photo Credits: @thisavventura

Fosse per qualcuno di noi, sarebbero tutte e tre in mare al largo di S.M. di Leuca. Per riprendere la domanda di prima, anche la scelta di cosa fare delle tre grazielle è stata fonte di discussioni!
Alla fine però un accordo è venuto fuori. Una Graziella è stata donata ai “Cammini di Leuca”, percorsi da effettuare a piedi o in bicicletta gestiti dagli ecclesiastici dell'abbazia di S.M. di Leuca. Una Graziella è invece stata donata ad un privato che con una parola definiremmo “entusiasta”. Talmente entusiasta da volerci fare un monumento con la bici! Non potevamo esimerci dal lasciargliela.

Diversamente, l’ultima è tornata a casa con noi, come ricordo di questo viaggio che rimarrà per sempre, per un modo o per un’altro, nella nostra memoria.

Prossima Thisavventura?

Non possiamo rivelarvi in anticipo i dettagli perché poi sentiremmo la pressione di doverla fare! Possiamo però anticiparvi che sarà una thisavventura invernale, ci piacerebbe provare a combinare la bici e lo sci!

Photo Credits: @thisavventura

I ragazzi di ThisAvventura saranno con noi a Mantova...intanto se volete conoscerli meglio potete seguirli qui: https://www.instagram.com/thisavventura/